Definito "Giornalismo SOCIO-VIRALE" con diffusione particolarmente veloce, tratto da storie vere in tempo reale, tramite i più famosi social network.
Ma quanto è definibile GIORNALISMO questo nuovo fenomeno di pubblicazione cronistica?
Come ben sappiamo, per chi fa parte del settore, il GIORNALISMO nasce come metodo di diffusione pubblicistica di notizie di vario genere: l'INFORMAZIONE è alla base di tutto ciò; la voglia del sapere, del poter sapere, del poter narrare e del poter affermare "IO C'ERO E SAPEVO" ...
Ma, a quanto pare, oggi il GIORNALISMO ha preso una via del tutto diversa da quella tradizionale: il giornalista domanda, vede, fotografa, indaga... il giornalista VUOLE SAPERE...
Con l'avvento dell'era tecnologica e della diffusione di social network, il GIORNALISMO, ha preso un andazzo particolare: strascichi di notizie raccolte su Facebook, fotografie scaricate da Instangram, scoop tagliati da Twitter: notizie cucite dai social!
Ma quanto è giusto definire questo, VERO GIORNALISMO?
E... quanto è valido ancora il termine GIORNALISMO ora?
Un fenomeno in totale espansione, un quasi surrogato del giornalismo tradizionale, una realtà parallela alla scrittura "carta e penna", "nero su bianco", "carta imbrattata d'inchiostro e di idee"...
Ma quanto è giusto tutto ciò?
Possiamo definirlo un'evoluzione o il reale antagonista del giornale?